Malfy Gin intervista Biagio Castiello, bartender di Ritorno al Bar a Acerra

La Passione per la Mixology: Un Viaggio Personale
Continuano le interviste di Malfy Gin ai bartender di tutta Italia.
In questa intervista Biagio ci racconta il suo percorso e la sua visione del mondo della mixology.
Curios*? Ecco a te l’intervista completa, dove potrai scoprire anche consigli su misura per cimentarsi a casa nella preparazione di cocktail con Malfy Gin.

Come ti sei innamorato del mondo della Mixology? Come hai iniziato la tua carriera come bartender?
La mia carriera da bartender è iniziata quasi per caso, durante gli anni universitari. Ho iniziato come runner e poi come bar back, ma è stata la scoperta del mondo della mixology a catturare la mia attenzione. La passione per le storie e le tradizioni che si celano dietro ogni cocktail
mi ha portato ad apprezzare la mixology come un ponte tra passato e presente. È un modo per riscoprire antichi sapori e reinventarli, adattandoli ai gusti contemporanei.
Tra forma e contenuto: quanto è importante il mood e l’ambiente del tuo locale nel processo creativo?
L’ambiente di RITORNO, con i suoi dettagli unici, la sua storia e la sua atmosfera, è una fonte inesauribile di ispirazione. Ogni angolo, ogni oggetto, ogni suono stimola la mia immaginazione, suggerendo nuove idee per i cocktail. Ogni drink diventa un capitolo di una storia più grande, quella che il locale vuole raccontare, una storia che può risuonare in ognuno di noi.
Anche nel mondo dei cocktail si parla di sostenibilità; ti è mai capitato di assaggiare o di creare un cocktail sostenibile?
La sostenibilità è una parte importante della nostra filosofia, come già dimostrato in passato con Laboratorio Folkloristico da Vincenzo e Francesco. Da RITORNO cerchiamo di valorizzare alcuni prodotti a chilometro zero, coltivati nelle nostre idroponiche e nel giardino,
riducendo così l’impatto ambientale e garantiamo la massima freschezza. Anzi, spesso trasformiamo in tesori ciò che spesso viene considerato uno scarto, valorizzando ogni parte del prodotto per creare cocktail e garnish molto sostenibili.
Se potessi fare un solo cocktail per il resto della tua carriera, quale sarebbe? E come mai?
Il Negroni è un classico intramontabile, un perfetto equilibrio tra amaro, dolce e alcolico. La sua semplicità lo rende facilmente replicabile, mentre la sua storia affascinante lo rende un argomento interessante per conversare con i clienti. Inoltre, può essere personalizzato con diverse varianti, per soddisfare i gusti più diversi. Quindi praticamente diventa utile e funzionale in qualsiasi occasione.
Un cliente entra nel tuo locale: al “fai tu”, cosa fai davvero? Segui uno schema?
Il ‘fai tu’ rappresenta una delle sfide più stimolanti e affascinanti al bancone di un bar. Questa interazione, infatti, può trasformarsi in un’esperienza unica e gettare le basi per una fidelizzazione duratura. Il primo impatto è fondamentale: un sorriso sincero e un contatto visivo caloroso mettono subito a proprio agio l’ospite. A questo punto, è essenziale presentare la filosofia del locale in modo chiaro e conciso, ponendo qualche domanda sui suoi gusti e abitudini; ma davanti agli occhi ci sono tanti piccoli dettagli come l’età, l’abbigliamento e la compagnia che possono fornire preziosi indizi per personalizzare l’esperienza.
Tuttavia, è fondamentale evitare di eccedere nell’autoreferenzialità, sminuendo o facendo sentire inadeguato l’ospite. Una volta preparato il cocktail, è importante assicurarsi che sia apprezzato e che l’ospite si senta soddisfatto.
Proprio perché il mondo della mixology è in continua evoluzione, come ti tieni aggiornato e dove trovi l’ispirazione per le tue creazioni?
Il mondo della mixology è un laboratorio di sapori in continuo fermento. Per non restare mai fermi, mi lascio ispirare da tutto ciò che mi circonda: viaggi, collaborazioni con altri creativi, ma anche dalla natura e dalle arti. Ogni elemento diventa un tassello per costruire cocktail e accrescere il mio background.
Mocktail e Food Pairing: due dei trend che esistono nella mixology. Qual è quello che, secondo te, è qui per restare?
Sia i mocktail che il food pairing rappresentano trend destinati a plasmare il futuro della mixology. La crescente consapevolezza verso uno stile di vita più sano ha incrementato la domanda di alternative analcoliche di qualità, mentre l’abbinamento cibo-cocktail offre
un’esperienza culinaria più completa e coinvolgente. Quest’ultimo, in particolare, permette di valorizzare al meglio le caratteristiche di un piatto e di un cocktail, creando sinergie uniche e stimolando tutti i sensi.
Parlando di Food Pairing: qual è l’abbinamento food-drink più sorprendente che hai sperimentato?
Un abbinamento che ha suscitato molto interesse e soddisfazione è sicuramente la mia versione di Negroni Mediterraneo, composto da distillato alla foglia di pomodoro, sangria bianca e vino da aperitivo aromatizzato al chinino abbinato un dentice affumicato, tè Lapsang Souchong e barbabietola. Questa combinazione inaspettata, ha portato alla nascita un’esperienza
gustativa unica, intrecciando sapori, aromi e profumi intensi combinati
tra loro in modo inedito.
C’è un cocktail iconico che avresti voluto inventare tu? E come lo reinterpreteresti usando Malfy Gin?
Sicuramente il Floradora cocktail vintage che ha un fascino intramontabile. Ispirato alla famosa commedia musicale di Broadway dei primi del ‘900 e si dice che sia stato creato proprio per omaggiare le “Floradora Girls”, un coro femminile che faceva parte dello spettacolo. Un mix di tradizione e freschezza. Versione che faccio spesso, applicando Malfy Gin Rosa che dona profumo e freschezza connubio perfetto con la Ginger ale.
Originale, Con Limone, Con Arancia o Rosa: ne puoi scegliere uno solo. Quale e perché e mixato come?
Il Malfy Gin Rosa, con il suo delicato colore rosa, è un gin elegante e invitante, perfetto per i long drink. Che sia in un Collins, un Horse’s Neck o un Paloma, o semplicemente in un gin tonic, questo distillato versatile si presta an infinite combinazioni, sempre garantendo un risultato raffinato e accattivante. Cosa desiderare in più ?
Malfy Gin è un omaggio ai sapori italiani. C’è un ricordo o un luogo in Italia che ti ha ispirato nella creazione di un cocktail?
Avendo vissuto e lavorato per anni in Costiera, associo istintivamente Malfy Gin a questi luoghi. Il suo bouquet olfattivo evoca immediatamente i paesaggi e i colori vivaci dell’estate: tramonti infuocati che si specchiano nel mare e un’atmosfera che sa di sole e di salsedine.
Immagina Malfy. E poi descrivilo.
Esperienza sensoriale, simbolo di qualità e un omaggio all’ Italia.
Un segreto professionale da condividere, soprattutto per chi si cimenta nella creazione di cocktail a casa
Scegli un buon gin: Malfy Gin, con le sue diverse varianti, è un’ottima scelta per iniziare.