Malfy Gin intervista Rinaldo Gjoka, bartender de Il Jerry a Teramo


La Passione per la Mixology: Un Viaggio Personale
Continuano le interviste di Malfy Gin ai bartender di tutta Italia.
In questa intervista Rinaldo ci racconta il suo percorso e la sua visione del mondo della mixology.
Curios*? Ecco a te l’intervista completa, dove potrai scoprire anche consigli su misura per cimentarsi a casa nella preparazione di cocktail con Malfy Gin.

Come ti sei innamorato del mondo della Mixology? Come hai iniziato la tua carriera come bartender?
Ero ad una serata estiva ed ho visto un barman eseguire una routine di flair ed ho pensato: “voglio diventare cosi”.
Ho iniziato con i primi corsi base lavorando nelle discoteche e poi nei lounge bar, arrivando piano piano a lavorare in tanti ambienti diversi che mi hanno fatto crescere e maturare e facendomi appassionare sempre di più a questo lavoro.
Tra forma e contenuto: quanto è importante il mood e l’ambiente del tuo locale nel processo creativo?
Penso che sia una delle cose fondamentali dato che cerchiamo sempre il connubio perfetto tra stupire il cliente offrendo qualcosa di innovativo e allo stesso tempo creando un ambiente “divertente”. Se il cliente è contento, noi lo siamo ancora di più e di conseguenza siamo sempre più ispirati.
Anche nel mondo dei cocktail si parla di sostenibilità; ti è mai capitato di assaggiare o di creare un cocktail sostenibile?
Certo soprattutto negli ultimi anni questa tendenza si è diffusa. Ho avuto la fortuna di girare tanti locali e provare cocktail in tutta Italia; molti locali hanno creato menù davvero interessanti con drink sostenibili!
Inoltre, ho preso parte a un progetto chiamato “Heartender” dove ho avuto la possibilità di conoscere bartender di tutta Italia in un tour a varie tappe. In ogni tappa noi barman avevamo l’obiettivo di creare drink sostenibili cercando di trasformare gli scarti in veri e propri ingredienti.
Se potessi fare un solo cocktail per il resto della tua carriera, quale sarebbe? E come mai?
Daiquiri, perché è il mio drink preferito e lo reputo completo e adatto a qualsiasi occasione.
Un cliente entra nel tuo locale: al “fai tu”, cosa fai davvero? Segui uno schema?
Cerco sempre di fare un drink che non sia troppo complicato a livello gustativo per vedere se al cliente realmente piace e poi piano piano spingermi per fargli assaggiare qualcosa di più elaborato! Come primo approccio mi mantengo sulla linea di cocktail a base sour o fizz, dato che sono dei drink molto freschi e beverini.
Proprio perché il mondo della mixology è in continua evoluzione, come ti tieni aggiornato e dove trovi l’ispirazione per le tue creazioni?
Allora credo che per stare al passo con i tempi bisogna soprattutto leggere tanto, studiare e sperimentare!
Penso che in questo momento storico si può prendere l’ispirazione in tanti modi.
Io mi ispiro visitando tanti cocktail bar cosi da vedere nuove realtà e soprattutto mi confronto con altri colleghi.
Mocktail e Food Pairing: due dei trend che esistono nella mixology. Qual è quello che, secondo te, è qui per restare?
Secondo me sono entrambi per restare dato che sono trend che toccano il cliente in prima persona!
Nel primo caso dato che bisogna bere responsabilmente e di conseguenza si può anche bere un drink analcolico come aperitivo, nel secondo invece vivendo nel paese dove l’aperitivo è un “must” trovo che sia sempre interessante per il cliente trovare un buon drink abbinato ad un buon piatto e di conseguenza è un mercato sempre in crescita.
Parlando di Food Pairing: qual è l’abbinamento food-drink più sorprendente che hai sperimentato?
Uno dei più sorprendenti è stato un pairing con un dolce, “la tetta della monaca”, dolce tipico pugliese abbinato con un cocktail servito caldo a base di gin, rosmarino ed un cordiale di salamoia di olive e marmellata di bergamotto!
C’è un cocktail iconico che avresti voluto inventare tu? E come lo reinterpreteresti usando Malfy Gin?
Gimlet!
Con Malfy Gin e le sue referenze credo che sia perfetto per essere bilanciato con le sue sfaccettature. Soprattutto con Malfy Gin con Limone e Malfy Gin Rosa!
Originale, Con Limone, Con Arancia o Rosa: ne puoi scegliere uno solo. Quale e perché e mixato come?
Sono innamorato del Malfy Gin Rosa perché credo sia veramente versatile e soprattutto adatto a tutte le ore del giorno. Preferisco miscelarlo rivisitando un classico per far in modo di esaltare la sua freschezza e unicità.
Malfy Gin è un omaggio ai sapori italiani. C’è un ricordo o un luogo in Italia che ti ha ispirato nella creazione di un cocktail?
Si, l’Abruzzo, a regione dove vivo. Uno dei drink che ho preparato con Malfy Gin con Limone è stato una rivisitazione liquida del gelato “LIUK”, in ricordo delle stagioni estive che passavo al mare con i miei amici.
Immagina Malfy. E poi descrivilo.
Vacanza in Costiera amalfitana con un bel Malfy Gin Tonic. Aria di libertà e spensieratezza, cosi lo immagino
Un segreto professionale da condividere, soprattutto per chi si cimenta nella creazione di cocktail a casa
Costanza e focus sono i miei segreti.
Consiglio di provare e riprovare, appuntando passaggio per passaggio le quantità e gli ingredienti e raggiungendo cosi il risultato perfetto!
Con la giusta attenzione si può preparare un buonissimo drink anche a casa.